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Spopolamento e Vangelo

In molte sedi si parla del ridimensionamento del nostro ordine religioso. Spesso tale ridimensionamento è stimolato dal terrore di restare senza frati, dato il calo delle entrate di nuove persone nel nostro Ordine.

Allora i cervelli cercano soluzioni per frenare l’andamento. E ciascuno esprime un suo parere: calo di nascite, calo di fede, calo di ideali... insomma, un calo di tutto.

Forse si potrebbe anche fare delle ricerche più semplici.

La prima, più ovvia, fare una ricerca tra i giovani, per sapere quale è la loro idea della vita francescana in comunità. Chissà quante idee ( e tutte rispettabili e valide!) ci sarebbero presentate. Inutilità degli Ordini religiosi, paura della castità, paura dell’obbedienza, desiderio di indipendenza nel proprio modo di conoscere e vivere la fede, indifferenza verso la chiesa, ecc.

La seconda, ancora ovvia, è quella di aprire gli occhi sulla situazione della popolazione italiana. Ci si intestardisce a cercare nuove leve tra i giovani, che sono sempre meno numerosi, e non inventare nuove comunità per anziani, che sono sempre più numerosi. Certamente le strutture per comunità di anziani devono esser inventate, come per esempio le comunità parallele.

La terza: quali criteri per scegliere le comunità da conservare. Ho notato che più di una persona tende a conservare le comunità più redditizie, le più ricche. Eppure il criterio, per un ordine francescano dovrebbe essere proprio l’opposto. S. Francesco scelse la povertà. Il criterio della povertà, unita al bisogno di propagare il Vangelo, dovrebbe essere un criterio da tenere in molta considerazione.

Il rinnovamento non può essere affidato all’organizzazione, ma allo spirito evangelico, vissuto davvero.

Però il criterio fondamentale per ogni impresa di apostolato, deve essere quello di Gesù: “Pregate il padrone della messe”.

GCM 08.07.07