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Riservato agli adulti

 

     Riservato agli adulti. Quanta tristezza in questa frase, che sembra essere protezione dell’infanzia, ed è una accusa degli adulti.

Agli adulti si riserva violenza e sesso smodato: è loro competenza il sangue e la melma. La brutalità e la lordura: è il mondo targato adulti.

     Possono i bambini fidarsi ancora degli adulti? E, se si fidano, sono destinati alla pedofilia?

E molti adulti acconsentono di essere violenti e lascivi. E’ il loro mondo, la loro atmosfera.

     Perché non si riservano agli adulti la serenità, la pace, la pulizia? Perché non essere sinceri e dire: “Riservato ai porci, agli incontinenti, ai desiderosi di assassini?”

Chi è adulto, maturo psichicamente e moralmente, si sente offeso di essere catalogato adulto solo perché lascivo e feroce. Il fariseismo penetra anche dentro un avviso, che sembra venire incontro. Incontro a chi? Riservato per soli adulti è un modo per attirare chi brama la sporcizia.

     Chi si salverà dal montare di queste ondate malsane? Non la società dei consumi (leggi neoliberismo, tanto caro a certi politici): essa vive e guazza nei proventi del “riservato agli adulti”, come la nobile mafia vive e prospera dei proventi della droga e del pizzo. Pornografia e mafia sono più che sorelle.

Chi ci può salvare, se non lo Spirito di quel Dio, che ci ama anche se luridi e disorientati. La sola fiducia nello Spirito ci fa sperare, non le forze umane. Anzi: maledetto l’uomo che si appoggia all’uomo. Se ancora c’è una riserva di speranza, essa è dono dello Spirito di Dio.

 GCM 11.11.07