Il mistero
La vita che noi creiamo, è molto più bella e completa, di quanto noi stessi lo sappiamo.
Padri e madri, procreando, producono una vita, molto più ricca di quanto loro stessi riescono a capire.
A maggior ragione, un prete che fa l’Eucarestia, produce un miracolo molto al di sopra di quanto lui possa capire.
La vita umana, l’annuncio del Vangelo, la forza dei sacramenti, sono molto oltre la nostra capacità di intendere. Noi produciamo realtà, che richiedono necessariamente uno spazio di mistero.
La scienza continuamente aggredisce la realtà per rapirle il mistero. Spesso la scienza prende le mosse dal presupposto che il mistero non esiste. Eppure già la voglia di scoprire le radici della realtà, come talvolta desiderano gli scienziati, è un mistero.
Noi, cristiani, non facciamo gli struzzi davanti alla realtà.
Io predico Gesù, ma nel cuore di chi mi ascolta si desta un Gesù smisuratamente superiore alle mie parole.
Io dico: “Vieni, Spirito, sul pane, che sia il corpo di Cristo”. Eppure quello che avviene esorbita infinitamente la mia comprensione di ciò che sto compiendo.
Io assolvo un mio simile dal peccato, ma ciò che avviene in lui io non riesco neppure a immaginare.
Ogni persona che incontro è per me un mistero. In ogni persona io vedo il corpo, costato l’intelligenza, m’accorgo dei suoi sentimenti. Eppure proprio quella persona mi sfugge. Quand’anche io mi imbattessi nel suo inconscio, quella persona è al di là.
Come posso dire “è buona, è cattiva” se in realtà quella persona è oltre. Solo Dio-Mistero vede il mistero di ognuno.
GCM 24.06.05
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