Gesù principio e origine
Gesù è nostra origine e nostro principio. Origine della nostra salvezza. Principio del nostro agire. Origine per la Fede. Principio per le opere. Il passaggio dalla nostra fede alle nostre opere, è sollecitato dall'amore. Chi crede in Gesù, l'ha incontrato. Chi incontra davvero Gesù non può non amarlo. Chi ama Gesù "osserva i suoi comandamenti" accomunandosi alle sue stesse esigenze: amare il Padre, amare l'uomo. Amare l'uomo e amare il Padre, comporta l'agire, proprio perché i nostri sentimenti sono anche "fisiologici". Non si ama senza l'apporto del sistema nervoso centrale, e questo influisce su tutto il sistema corporeo, nel suo autoalimentarsi e nel suo agire all'esterno. L'amore senza opere è biologicamente e fisiologicamente impossibile. Se non ci sono le opere (preghiera, carità, comprensione, aiuto ecc.), non c'è amore, oppure c'è una illusione e una parvenza di amore.
Se poi esiste un vero amore, ma non fa scaturire le opere, si forma una perenne conflittualità, un sottofondo di frustrazione e di tristezza nella persona. Sotto questo riguardo, l'incontro con Gesù può condurre a due esiti: la tristezza di chi si rifiuta di operare (come avvenne per il giovane ricco, che abbandona Gesù), oppure la gioia (come accadde a Zacheo, che si pone subito all'azione di giustizia e di carità). La riflessione è ovvia: abbiamo incontrato Gesù? Se incontrato, siamo presi dalla gioia o dallo sconforto?
Incontrare Gesù come origine, è prima di tutto aprirsi a lui. Più importante del "cercarlo", è il prepararci ad accogliere il "Dio che viene", il Dio che ci cerca. Fortunato Zacheo: egli cercò, accolse Gesù, operò spinto dall'amore e dalla gioia! GCM, 08.12.03
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