Pausa e respiro
Vedevo che durante l’ultima settimana (siamo in periodo di ferie) il nostro sito è stato visitato da cinque persone, neppure da una per giorno. Smettere? – neppure per sogno, per più di un motivo. Il primo: le riflessioni servono prima di tutto alla collaboratrice, che trasforma la mia grafia in un testo leggibile. Grazie! Il secondo: a me fa bene riflettere sulla bontà di Dio. Il riflettere scrivendo solidifica la riflessione. Il terzo: ogni azione positiva, anche quella minima che compio io, aumenta il potenziale positivo della chiesa e dell’umanità. Il quarto: ogni azione di un figlio di Dio, è gloria di Dio! E che voglio di più? E poi anche se uno dei nostri scritti si inserisce tra gli uomini, prima o poi Dio gli fa produrre frutto “in pazienza” dice Gesù nel Vangelo. Prima o poi, se Gesù vuole, qualcuno potrà vedere le nostre opere buone e dar gloria al Padre. Evidentemente, se proprio nessuno si fa vivo, è bene sospendere, particolarmente in tempo di ferie, quando non tutti si portano appresso il computer. Anche il realismo dà gloria a Dio, perché il realismo è vita, parte di questa nostra povera e alta vita. È un invito alla meditazione e alla contemplazione. Invito a quegli spazi dell’anima che sono immisurabili sia per l’oggetto del pensiero (il cosmo, Dio) sia per le dimensioni umano-divine di ogni creatura ragionevole. Il silenzio è invito all’infinito. 03.08.19
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