Incontri
Ci sono dei momenti di grazia felici, tra i doni del Padre, nei quali scopriamo certi doni di Dio, che avevamo dimenticato. Di solito è una persona, che il Padre ci accosta, la quale richiama alla nostra memoria quanto era precipitato nel buio della smemoratezza.
Il Padre ci crea in relazione: relazione primordiale con la nostra madre, e, dopo la nascita, relazione con il mondo. E sempre e comunque relazione con Dio.
Dalla relazione alla gioia.
Proprio come nell’intimo della Trinità.
Dalla Trinità promana il dono del nostro esistere nella relazione.
Spesso ciò che dimentichiamo della nostra vita, altre persone ce lo fanno rammentare.
Non solo le nostre situazioni negative, ma pure certe situazioni positive e rallegranti, delle quali ci siamo dimenticati, o per le quali abbiamo anche sofferto.
Il dono dell’essere costituzionalmente in relazione, quella relazione, che Gesù colora così: “Amatevi gli uni, gli altri!”.
Le relazioni positive, soprattutto quelle con persone che ci amano e che noi amiamo, fanno emergere, alla nostra memoria e dal nostro cuore, palpiti di grazia e di felicità, che temevamo di aver smarrito.
Da qui, la beatitudine e la necessità di una grande continua riconoscenza al Padre e ai fratelli.
16.02.20
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