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Rottamare

La tentazione di tutti i rottamatori sociali è proprio quella di rotta-mare… per poi necessariamente essere rottamati.
Lenin rottama lo zar, e crea uno zarismo assolutista, camuffato da comunismo, capace di creare in alcuni l’arrivismo, in altri la dispera-zione.
Alessandro Magno, il grande rottamatore di regni, che alla loro morte si riframmentano in stati diversi e spesso contrapposti.
Hitler il rottamatore della Germania già rottamata dalla prima guerra, e poi rottamata dalla seconda guerra mondiale. Egli sfoga il pro-prio delirio di rottamazione massacrando milioni di ebrei, di cristiani, di polacchi, ecc..
Arriva Gesù, il grande innovatore della religione e della storia. Lui non rottama. Il Battista aveva proclamato: “Convertitevi, il regno dei cieli è vicino”. Gesù proclama: “Convertitevi, il regno dei cieli è vicino!”.
Di più, pur cosciente di apportare grandi novità, che perfezionano i valori precedenti e li esaltano, dice chiaramente: “Non pensate che io sia venuto ad abrogare (greco: katalusai, corrisponde al rottamare) la legge o i profeti, non sono venuto per abrogare, ma per completare” (Mt 5, 17).
Le persone intelligenti, come Gesù, studiano l’esistente, per e-strarre da esso le possibilità ancora non utilizzate. Egli fa così con ogni persona. La “rivelazione” non è solo svelare qualche cosa di nuovo di Dio, ma anche far riflettere l’uomo sui grandi residui di potenzialità di fe-de, ancora chiusi nel suo interno.
Questo è un illuminante richiamo al nostro modo errato di proce-dere. Noi siamo portati a vedere negli altri ciò che essi devono evitare o correggere, ma non ci impegniamo a cercare e a trovare negli altri le loro innegabili risorse per il bene.
26.01.14