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Il povero ci salva

S’accorgono, per esempio, i nostri giovani che il denaro speso per procurarsi la droga, è un furto perpetrato a danno dei poveri del mondo?

Questa non è retorica: è invece dolore di Dio. I poveri sono il popolo di Dio. Quel Dio che da sempre incarica i ricchi a curarsi visceralmente dei poveri.

Dio sta sempre con il “servo sofferente”, umiliato, affamato. A lui affida la salvezza del mondo, anche quella dei ricchi, affinché si convertano e riconoscano il proprio dovere di buoni samaritani, e non di ricchi banchettanti, che non badano al Lazzaro pezzente.
Il benessere, fisico psichico economico, non deve illuderci che il benessere acquistato anche con molta fatica, possa esimercidall’essere debitori ai poveri. Anzi, proprio il benessere raggiunto è stimolo a guardarci attorno per “chiedere ai poveri di salvarci”.

A iniziare dal benessere più elevato: quello della salvezza in Gesù. Sono in grazia sì, ma la mia grazia, se autentica, mi impone l’obbligo di interessarmi vivamente dei peccatori e del peccato sociale, che è l’oppressione “sistemica” del povero.
Il benessere fisico mi spinge a cercare quale è il mio compito per il pane e per la salute dei poveri. Sotto questo aspetto, il piccolo lavoro per le missioni, che noi del gruppo missionario cerchiamo di condurre ……..

Questo non ci impone di sopprimere il nostro benessere, ma di dilatarlo al numero di persone il più possibile……... Dio non ci dona il benessere per soffocarlo con penitenze medioevali, bensì ci indica di far sorridere il maggior numero di persone che incontriamo.

09.10.16