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Gesù, nostro rifugio

Gesù Risorto è la nostra salvezza. Dubbi innumerevoli sul cosmo, sull’uomo circa il suo passato, il suo presente, il suo futuro, riemergono durante le riflessioni sulla realtà, dentro la quale siamo inesorabilmente tuffati.

Dubbi e ricerche, successi e sconfitte del pensiero e della ricerca, del tipo di presenza di Dio nell’universo.

Poi, su tutto, emerge il pensiero della Risurrezione di Gesù: essa conferma l’opera di Dio e la relativa nostra speranza.

Unico Gesù, tra le guide spirituali del mondo, vanta la propria Risurrezione. Se crollasse questa, e la relativa fede in essa, il mondo non avrebbe altro senso che quello del non-senso.

Unico Risorto per non mai più morire è Gesù, nostra speranza.

Non possono vantare la risurrezione né i grandi pensatori e i fondatori di quelle correnti umane di spiritualità, che usiamo definire come religioni. Non Lao Tsé, non Buddha, Maometto, Socrate, Plotino. Nemmeno i precedenti a Cristo, come Abramo, Elia, Mosé. Anzi è da notare che Abramo, cui si rifanno Ebrei, Musulmani e anche Cristiani, non può vantare la risurrezione.

Sotto la prospettiva della risurrezione, Gesù è l’unico capostipite “religioso” che può vantare la risurrezione, togliendosi dalla lista di tutti i fondatori di religione o di correnti filosofiche o spirituali.

Noi, cristiani, quando siamo afflitti da dubbi e problemi esistentivi, troviamo la rassicurazione in Gesù. Non su un testo religioso o filosofico, oppure su una ideologia politica. Al limite, neppure sul Vangelo, inteso come libro affine, per esempio, al Corano. Ma sulla persona di Gesù Risorto.

28.05.14