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Il valore dei valori

Spesso si ode il rimpianto per il mondo dei valori, che sta vistosamente declinando. Ci si chiede: a quali valori ci si riferisce? Perché essi si eclissano?

Persone nobili e oneste si richiamano ai valori della Costituzione Italiana. Altri ricordano i valori espressi dai filosofi, da Marx a Croce, da Aristotele a Sartre... Altri si riferiscono ai valori estetici della pittura o della musica.

Questi valori, trasmessi dalle tradizioni, sono valori fondamentali e fondanti?

Sono tutti valori sì, ma temporanei, perché indicati da uomini, bravi ma mortali, così come sono caduche le loro idee. La Costituzione può essere cambiata, la storia dell’arte è in continuo mutamento per il manifestarsi di nuove tendenze, la filosofia è cambiata, spesso contraddittoria tra un filosofo e l’altro, e anche contraddetta dall’evolversi della storia.

Nessuno dei valori umani, per quanto nobile, è valore stabile; e tanto meno, è fondante sicuro e intramontabile di conseguenti altri valori. Tant’è vero che, se cade uno di tali valori, con sé trascina tutti gli altri.

C’è un “valore” che resiste al variare del tempo, alle mode artistiche o di pensiero, alla volubilità degli uomini, che pretendono di indovinare valori e di ammaestrare gli altri?

Per chi crede in Gesù, si danno certezze. Egli, risorto, più non muore. I valori che nascono da lui, con lui sono perennemente risorti. Lui resta incrollabile, su di lui si fondano valori e speranze.

Togliete la fede, e a poco a poco franano tutti i valori. Sono senza piedistallo.

GCM 15.04.13