HOME

Home > Gesù RISORTO > Articoli 2004 > Unità

Unità

Siamo figli di Dio. Siamo entrati nel territorio sacro della divinità.

Siamo entrati, o ci siamo trovati fin dal principio?
Di conseguenza: Gesù storico ha creato il nuovo oppure ha "svelato" una situazione primordiale? Gesù, mostrandosi Dio incarnato, ha reso esplicita e certa una condizione "naturale"?
Se così fosse, avrebbe senso davvero quel Gesù ieri oggi e sempre; avrebbe senso il Logos spermaticos della patristica. Gesù sotto due aspetti: la presenza commisurata al tempo, perciò eviterna e la presenza reale, storica e rivelatoria di venti secoli or sono perpetuata nella Chiesa.

L'unione con Dio intesa da Gesù, da Paolo, dalla mistica cristiana, è anelito e attuazione dell'unità con il Padre.
Quest'anelito e una certa realizzazione di unità, non li troviamo soltanto esplicitati nella gnosi monastica egiziana o d'altre regioni, ma anche nell'unità con il divino nell'induismo, nel sufismo e in tutte le mistiche dei vari popoli.
Partecipare del divino, contemplare la luce, esser parte di Dio e simili espressioni sono svelamento della grande fiumana dei desideri di unità con Dio, che scorre nel seno di tutti i popoli.

Per noi cristiani Dio ha semplificato la cosa dopo la comparsa visibile di Gesù. Questa semplificazione ci è stata affidata per la nostra gioia e per la gioia che siamo destinati a portare agli altri.
Ciò che la filosofia (come il platonismo e il neoplatonismo) e le religioni (come l'induismo o il musulmanesimo) hanno teorizzato, noi lo abbiamo confermato esplicitamente tramite l'incarnazione.
Cristo è il salvatore di tutti sia tramite le religioni, sia direttamente come presenza eterna nel mondo.

GCM 12.09.03