HOME

Home > Gesù RISORTO > Articoli 2004 > Noi, il Risorto

Noi, il Risorto

Gesù Risorto non è un quadro concluso. Non è solo la ricompensa per la sua vita spesa bene e per la sua condanna ingiusta.

Gesù risorto è l'apertura dell'infinito verso di noi, e l'apertura nostra verso l'infinito. Ma è anche l'apertura di Dio verso il mondo, attraverso noi.
Infatti noi siamo il sacramento visibile di Gesù Risorto. Il nostro corpo, i nostri occhi, le nostre mani, manifestano la presenza visibile di Gesù Risorto.

Oggi Gesù risorto nella nostra storia di ogni giorno siamo noi. Questa è la realtà arcana nella quale non soltanto ci siamo imbattuti, ma nella quale ci troviamo immersi.
La Chiesa è il sacramento di Gesù, il segno visibile della sua presenza, l'attività del suo salvare. La Chiesa non è un'entità astratta, o, tutt'al più, un gruppo di gente mitrata. Io, tu, noi siamo l'unico modo, con il quale la Chiesa è presente e viva. Io, tu, noi siamo il concreto sacramento di Gesù nel mondo, la concreta visibilità del Risorto sulle strade del mondo.

Nelle nostre mani è Gesù Risorto, e la sua forza di salvezza. Nelle nostre mani, perché lo Spirito Santo è l'anima della nostra anima; è lui la vita della nostra vita. Lo Spirito del Padre ha risuscitato Gesù da morte. Lo stesso Spirito tiene in vita il Risorto dentro di noi, poiché è frutto della sua opera la Risurrezione di Gesù, e il trascinamento di noi credenti nella Risurrezione di Gesù.

Fremo quando io, Chiesa credente, mi trovo ad essere il Risorto presente nel mondo. Quando, quasi avvinto da una forza sconosciuta, mi accingo ad assolvere i peccati addirittura "nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". Quando tutto il mondo si trasforma in me.

GCM 13.04.04