L'iscrizione dice:
VINCENTIO SCAMOTIO REIPUBLICE VENETE ARCHITECTO TOTA FERME EUROPA EDIFFICYS DECORATA IDEAQUE ARCHITECTURE TYPIS TRADITA CELEBRI DEFUNCTO MDCXVI
I pilastri dell'edicola portano scolpiti strumenti di architettura, come si vede dal particolare a lato
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Non si sa con certezza quale degli eredi di Scamozzi abbia voluto, nel 700, l'erezione di questo monumento, nè chi ne sia l'architetto; potrebbe essere stato eseguito su disegno di Alessandro Vittoria (1524-1608).
Fu demolito nel periodo delle soppressioni napoleoniche e ricostruito probabilmente all'epoca dei restauri per la riapertura del tempio (1839)
La data riportata nell'iscrizione è quella dell'anno della morte dell'architetto, che è sepolto a Venezia nella chiesa di San Zanipolo.
Secondo Arslan (1956), il busto sarebbe "veneto della fine del Cinquecento e potrebbe ritenersi eseguito da Francesco Segala (m. 1593)".
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