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Terza campata

L'affresco del Trecento, in una nicchia della terza campata della navata sinistra, è è uno dei più antichi tra quelli presenti a San Lorenzo. E' stato riportato alla luce nel 1914, quando fu tolto di qui e collocato nel presbiterio il monumento funebre dei fratelli Porto.

L'impostazione della Deposizione e l'impianto delle figure riecheggiano modi giotteschi.
(Giotto, probabilmente tra il 1304 e il 1306, ha decorato a Padova la Cappella degli Scrovegni).


Sotto il gruppo raffigurante le pie donne ai piedi della croce:

Cristo giacente di Luigi Strazzabosco (di Padova), statua in terracotta, qui collocata (1945) in sostituzione del Cristo che manca nell'affresco sovrastante.

A destra:

Opera di vivace cromatismo,
rappresenta San Giuseppe da
Copertino in estasi: mentre
"vola", la sua veste nera si staglia nell'intenso azzurro del cielo davanti alla croce che si
presenta di scorcio. Sullo sfondo, in basso un acceso tramonto.
Opera del veronese Felice Boscarati (1728 - 1807), "ricca di risonanze seicentesche" (Barbieri-Cevese, 2004).

A sinistra:





 

La statua bronzea, opera dello scultore vicentino Nereo Quagliato, qui collocata nel 1983 entro nicchia trilobata, ricorda Massimiliano Kolbe, santo francescano conventuale ucciso (1941) nel campo di concentramento di Oswiecim, avendo scelto di immolarsi per salvare la vita a un condannato.