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Cappella Porto

La cappella, detta della Madonna, conclude la navata sinistra. Sopraelevata di tre gradini, vi si accede passando sotto un arco traforato nei pennacchi, sovrastato da un altro imponente arco. (Cfr. la Cappella Priorato che conclude la navata destra).

Ha forma rettangolare con volte a crociera; la piccola abside presenta due oblunghe finestre che la ornano e la illuminano.

Fu fondata e dotata dalla nobile famiglia Porto nel 1443 (A. Sartori).

Sull' altare, settecentesco, a marmi intarsiati, poggia il gruppo della Vergine con il Bambino tra S. Pietro e S. Paolo, sul cui zoccolo si legge il nome dello scultore: Magister Antoninus de Venetiis.

Sfondo alle figure è un baldacchino con stelle dorate sorretto da tre angeli. Di ascendenza gotica la composizione; particolarmente aggraziato il movimento della Vergine che sostiene il Bambino.

 

A destra dell'altare, piccolo  tabernacolo quattrocentesco:
lesene scolpite, entro le quali si inserisce un arco, reggono la trabeazione, sulla quale poggia la cimasa (moderna)
.
 

Sulla parete di sinistra: monumento funebre di un Da Porto (Bartolomeo o Giovanni) (Pier Paolo delle Masegne?) ornato nel prospetto con conchiglie quadrilobate, vuote.
Sullo sfondo frammenti di affresco (figure dei Santi Pietro e Paolo, festoni e un putto).

Sulla parete di destra: resti scarsamente leggibili di un affresco raffigurante la Decollazione di S. Paolo. Bartolomeo Montagna? (Castellini, Boschini, Magrini fino a De Mori, Sartori, Arslan, Zaupa, ecc); Andrea Mantegna? (Rumor, ecc.); Giovanni Bonconsiglio? (F. Zeri -1976- , Barbieri, ecc.)

In un interessante studio sugli affreschi della Cappella, dopo una attenta disamina per stabilirne la controversa attribuzione, Erica Crosara (2008) conclude che "anche l'analisi del contesto storico... ritorna a supportare con ragione una attribuzione... al pittore Bartolomeo Montagna, attestandola nel corso degli anni novanta del Quattrocento, forse, più probabilmente, nella seconda metà del decennio". (p. 204)