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Quarta campata      

  Originariamente (1312)  l'altare si trovava probabilmente nella quinta campata destra ed era dedicato a S. Maria Maddalena (Sartori, 1953, p. 18).
Fu rinnovato nel 1484 da Zilio Canati, come si legge nell' iscrizione che dice DEO. OP. ZILIVS CANATVS DICAVIT; nell'occasione fu abbellito con una tela di Bartolomeo Montagna raffigurante S. Maria Maddalena con S. Giovanni Battista e S. Girolamo.
Fu qui collocato al posto del monumento ad Isabella Alidosio, quando (1904-1914) questo fu trasportato nell'abside destra, e dedicato a San Lorenzo.


Un grand
e arco, a doppia ghiera, con catino ornato da file di foglie dorate in rilievo, è sorretto da un doppio ordine di colonnine lombardesche.

Ai lati dell'arco, busti femminili sorreggono la trabeazione con la scritta dedicatoria.

Nel 1927 vi fu collocata la tela che raffigura San Lorenzo, con le presenti dimensioni (originariamente il dipinto era centinato).

Il Santo, in piedi, indossa vesti da diacono in velluto viola ed è appoggiato alla graticola; con la mano sinistra tiene il turibolo. Sullo sfondo muro diroccato.

Di questo dipinto eseguito probabilmente nel 1551, sembra ormai consolidata la attribuzione a Parrasio Micheli, come ipotizzato agli inizi del '900 da D. von Hadeln, ipotesi accettata anche da Arslan (1956).

Per lungo tempo, a contendere la paternità del dipinto, nell'opinione di vari critici, il Vassallacchi, detto l'Aliense
(v. anche De Mori, 1928, p. 39).

Si trovava nel Palazzo dei Camerlenghi a Venezia, da dove passò a Vienna.
 



 
A sinistra dell'altare, altorilievo
marmoreo con volto di Cristo,
particolarmente espressivo.


A destra una graziosa mensola
uguale a quella che si trova a
destra dell'altare di S. Antonio