L'INTERNO DEL TEMPIO
Chi varca la soglia del Tempio, è pregato di fermarsi, vicino alla porta, con le spalle verso la bussola, al centro della navata principale.
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Entra così nell’atmosfera creata dall’architettura: luce e elevazione. Poi, seguendo il movimento dei pilastri, ci si accorge che essi, rastremandosi allo sguardo, conducono verso l’abside principale, ossia verso il cuore del Tempio: grande Crocifisso in alto sullo sfondo, ed Eucarestia sull’altare. L’Eucarestia, la preghiera, la predicazione furono i motivi che spinsero i francescani a costruire questo Tempio.
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A giudizio di F. Barbieri, "San Lorenzo segna nel linguaggio dell'architettura sacra gotica nel Veneto un momento di evoluzione le cui immediate conseguenze si avranno, dal 1290, in Sant'Anastasia di Verona e porteranno, in pieno Trecento, alle veneziane basiliche di San Zanipolo e dei Frari".(Vicenza. Ritratto di una città, 2004).
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L'interno è suddiviso in tre navate, che si concludono con altrettante absidi poligonali (cfr. pianta). Delimitano le navate due file di cinque robuste colonne di pietra che si ergono su basi quadrate.
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Caratteristici i capitelli ottagonali a foglie di cardo che, con le lesene loro di fronte, reggono le volte a sesto acuto, le cui vele sono sottolineate dai rossi costoloni. |
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Cinque le campate di ciascuna navata.
Breve e slanciato il transetto, di altezza pari a quella della navata centrale.
La verticalità dell'impianto è smorzata da una intelaiatura a travi che svolge funzione di staticità.
L'insieme risulta armonico, caldo grazie al laterizio e luminoso grazie al rosone e alle finestre archiacute che si aprono sulla facciata e sulle
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