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Nuova opportunità storica

Ci può essere una riedizione storica?

L’impero romano stava tramontando per la crescente denatalità. Alle porte stavano i barbari, numerosi, prolifici, desiderosi di impadronirsi dell’impero decadente. Dopo lotte i barbari entrarono con i propri costumi e la propria religione. Eppure lentamente assimilarono i valori “romani” presenti nel Cristianesimo, e si formò una cristianità.

Oggi l’Italia è allegramente dedita alla denatalità e alla perdita del suo passato religioso. Intanto “sbarcano” in Italia africani e asiatici, con le loro usanze e i loro valori. Un’assimilazione dei vecchi valori cristiani, come per esempio la tolleranza del diverso e la possibilità del dialogo con tutti, viene ricuperata dagli “stranieri”. Leggiamo ogni giorno i proclami del COREIS, islamico, per il dialogo tra le religioni, dialogo che è praticamente rifiutato nelle nazioni islamiche: vedi, per esempio, il Pakistan.

Si tratta anche di una prima inversione di concetto delle missioni. Non si va da “loro” per evangelizzarli, ma essi vengono tra di noi. È preparato il cristiano, ogni cristiano che non abbia abbracciato il paganesimo di ritorno, a effondere lo Spirito Santo su “ogni carne”, come dice la Parola di Dio?

Può ritornare nei fedeli rimasti fedeli, la coscienza di essere fondamentalmente “missionari” e continuatori della verità e del sacerdozio di Cristo?

16.10.18