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Squilibrio

     La terra è in bilico, si regge grazie ad oscure forze gravitazionali. Si regge nel vuoto, perché "tirata" di qua e di là da corde potenti e invisibili.

     Anche l'uomo è sempre in biblico. Molte forze dentro e fuori di lui lo sostengono continuamente. Una volta si affermava che Dio sostiene l'uomo, e che, se Dio avesse sottratto il sostegno della sua mano, l'uomo sarebbe precipitato nel nulla.

     Tra le molte forze che sostengono l'uomo e l'aiutano ad esistere qui e ora, in questo contesto ricordiamo solamente le forze del tempo: ieri oggi e domani. Se l'oggi mancasse dello ieri e del domani, perderebbe il proprio equilibrio.

     L'uomo, per fortuna sua, non può scansarsi dall'essere tuffato nel tempo, non può scendere dal carro dei giorni, che lo trascinano: egli è legato al tempo, all'evolversi del mattino e della notte, dei mesi e dell'anno, dei secoli e dell'indefinito.

     Eppure egli compie frequenti tentativi di sfuggire al tempo, senza mai riuscirci. Uno dei tentativi più ridicoli e più perniciosi è quello che lui perpetra a livello di idee.  

     Cioè egli si illude di sottrarsi al tempo, dimenticando il passato e snobbando il futuro. Con il risultato non di sottrarsi al tempo (come avviene per i suicidi), ma di vivere squilibrato in esso.
     In questo caso il proprio presente è come una scheggia impazzita, rivoltata in se stessa a mulinello, dimentica dei legami con l'universo e con gli altri uomini e con Dio.

     Questa scheggia inquieta e rotante è il prodotto del non saper risalire verso il padre e il nonno, e su su fino ad Adamo, con l'ausilio della storia e della preistoria. Oppure è il prodotto del non spingersi in avanti, con i progetti, con il desiderio, con le previsioni e via via fino alla fine dei tempi.  

     Quindi: la mancanza di memoria storica e di progettualità rendono l'uomo squilibrato, capace soltanto di stordirsi nel proprio presente, come in una notte di sballo in discoteca. Squilibrio che tuttavia resterà sempre beffardo, fino a che l'uomo non si spingerà perfino oltre la storia del passato e oltre ogni progetto del futuro, per trovarsi profondamente equilibrato, dall'uno e dall'altro lato, nella braccia di Dio Padre, che sta all'inizio primo di ogni realtà e al compimento di ogni essere.

GCM  01.12.01