Offrì la vita
Oggi la preghiera comune di tutti noi, divenuti chiesa, ci ricorda Gesù, che ha dato la vita per noi.
Non è cosa da nulla: dare la vita. “Nessuno me la toglie: io la do”.
Non è semplice sentire fino al midollo, che cosa sia una vita donata per noi. Però tutti abbiamo dolcemente e fortunatamente sperimentato persone che hanno donato a noi affetto, tempo, difficoltà.
Notti passate presso il nostro capezzale di malati. Sostituzione a noi, quando dovevamo compiere azioni, che eravamo impediti di compiere, regali per dimostrare affetto, comprensione per le nostre debolezze… tutti dono fatti a noi. E questi ci aiutano a intuire qualche cosa di quel “dare la vita per noi”.
Davanti a Gesù, che dona la vita per noi, alcuni pongono, come concorrenti gli eroi, che “muoiono per la patria”. Certamente chi oppone questi eroi a Gesù, dimenticano un particolare: ossia, eccettuati i kamikaze volontari, gli altri, morti per la patria, se potevano farlo, si difendevano a tutto spiano per salvare la pelle.
Si ricordano gli eroi classici. Per esempio Achille, Ettore, Enea. Questi non offrivano la propria vita, ma sopprimevano quella degli altri.
I kamikaze offrivano la vita sì, ma per uccidere gli altri, spesso innocenti.
Tra i santi cristiano troviamo qualcuno che offriva la propria vita, per la salvezza di altri. Come, per esempio, i Mercedari.
Un esempio inequivocabile di santo che offre la vita per salvare quella di un altro, è quello del P. Massimiliano Kolbe. Con questo santo ritorniamo alla realtà di Gesù, sebbene Kolbe salva la vita di una persona, mentre Gesù salva la vita di tutti noi.
06.04.14
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