Nicodemo
Nicodemo s'accosta a Gesù di notte per chiarire la proprie idee. Nicodemo è un uomo che riflette sui fatti. Molte persone raccontano fatti, sono meticolosi sulle date, riportano a memoria leggi. Sono i superficiali che non si interrogano mai, o quasi mai, sul perché dei fatti: non riflettono. Sono dei condannati al nulla, sulla scorta del quale prendono le loro decisioni. Nicodemo riflette: questi fatti non accadrebbero, se sotto sotto non ci fosse la mano di Dio. La sua capacità di riflettere, il suo non accontentarsi dei fatti lo conducono a Gesù. Chi veramente e liberamente riflette prima o poi arriva a Gesù.
Gesù risponde alle richieste di Nicodemo, con delle affermazioni precise, categoriche. Infatti la riflessione porta Nicodemo presso Gesù, ma arrivato a Gesù deve cambiare il metodo di ricerca. Deve elevarsi alla fede. Gesù afferma: "In verità, in verità ti dico". Che tradotto è: "In nome di Dio ti assicuro". Arrivato a Gesù non gli resta che ricevere e credere. Perché Gesù lo si raggiunge con i mezzi umani della ricerca, arrivati a lui si aderisce a lui con la certezza della rivelazione. A Nicodemo viene richiesto di rifarsi da capo, quasi di assumere una nuova natura, grazie all'azione dello Spirito Santo: "Bisogna rinascere dall'alto (o da capo)". Rinascere, è altra nascita, è anticipo nel tempo della risurrezione finale, oltre il tempo e la morte.
Ogni giorno noi percorriamo la strada di Nicodemo. La meditazione, la riflessione ci portano a Gesù. Arrivati a lui si entra nella contemplazione recettiva. Magari per solo qualche istante. L'istante dell'assaporare la sua presenza e la sua parola, nel perderci dentro di lui con la dolcezza del cuore che ama. Trovare Gesù e lasciarci prendere da lui, dalla sua certezza: "In verità ti dico".
GCM 28.04.03
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