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Tempio di Dio

E' noto l'amore dei Giudei per il tempio di Gerusalemme. Se per i furbi esso rappresentava fonte di ricchezza, per i pii israeliti esso era il luogo privilegiato della presenza di Dio.
     Quando i Giudei ritornarono dall'esilio in Babilonia, grazie alle vittorie dei Persiani, una delle passioni del popolo fu quella di ricostruire il tempio, perché solo a tempio eretto, essi sentivano di aver ricostruito compiutamente la patria.
     Il tempio era il fulcro del popolo e la dimora di Dio, presente nel popolo. Il tempio era il sacramento della presenza di Dio.

Gesù invece vide la caducità e previde la caduta del tempio. Anticipando lo smarrimento che avrebbe prodotto la distruzione del tempio, Gesù alzò lo sguardo e vide che tutto l'universo era casa di quel Padre, che si adora in spirito e verità. Gesù era diventato il luogo della presenza di Dio non solamente dentro un popolo, ma dentro il mondo intero.

Gesù è attuato nella sua Chiesa, corpo di Cristo. In Gesù la Chiesa diventa il tempio di Dio. Non un tempio circoscritto e rastremato localmente. Ma un tempio dilatato. Infatti Paolo dice: "Il tempio dello Spirito siete voi". Dove si radunano due o tre, nella persona di Gesù, ivi Gesù è presente. Noi quindi radunandoci formiamo il tempio spirituale.
     Il raduno dei credenti in vista di Gesù, è la ricostruzione del tempio di Dio. Ogni raduno: la messa, la comunità religiosa, la famiglia, la lectio divina. Forse ci dimentichiamo di essere legati gli uni agli altri, quando ci raduniamo, e che la presenza dello Spirito è garantita non tanto dalla pietà del singolo, quanto dal formare il tempio spirituale, nel quale il Padre offre la Parola e l'Eucarestia.
     Se ci uniamo, per esempio nella Messa, per restare separati, e perdiamo l'azione dello Spirito.

GCM  23.09.03