HOME

Home > Societa' MONDO > Articoli 2019 > Suicida di altri

Suicida di altri

Si sta discutendo in questi giorni sul suicidio assistito. La posizione di Gesù, per la propria vita e per la vita di ogni persona, è quella di affidarsi al Padre, perché la vita è partecipazione alla vita divina, non un’invenzione dell’uomo.
Dio crea la vita di ciascuna persona, che per statuto eterno è programmata da Dio, anche quando si serve del miracolo del coito umano per manifestarla.

Alcuni affermano che l’uomo può privarsi della vita, quando essa non è più (letteralmente!) dignitosa. Però la dignità non sta nelle cose. Il giorno è dignitoso e la notte no? La pioggia non è dignitosa e il sole invece sì? La salute è dignitosa e la malattia no?
È da come la persona vive le cose che in essa comunica dignità. La malattia vissuta con serenità e con convinzione retta è dignitosa quanto la salute vissuta con serenità. È come noi viviamo le realtà, che esse si colorano del nostro sentimento e del nostro pensiero.

La malattia è dignitosa, se noi sappiamo essere e fare gli ammalati. Mi desta compassione la pretesa dell’ammalato che rifiuta i parametri fisici e psichici della malattia.
Suicidio assistito, si va dicendo: assistito da chi? Da un medico.
Il medico è a servizio della vita.
C’è anche il Dr Mengele che uccide, da autentico assassino. Ho incontrato anche medici suicidi. Ma un medico che diventi “suicida di altre persone” mi sembra un po’ strano. Egli è semplicemente un omicida.

24.09.19