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Mettere il dito

Tommaso non credette. A chi? A che cosa?

Si dice: non credette alla risurrezione. Non è esatto, perché il suo non credere alla risurrezione dipendeva dal non aver creduto a ciò che gli avevano detto gli altri apostoli. Egli non credette a Gesù risorto, poiché non si fidò dei testimoni, che gli parlavano del risorto.

Perché non si fidò di loro? - Evidentemente perché non li stimava degni di fede. Loro erano entusiasti e gioiosi, e lui freddo e staccato.

La non stima rovina anche la Risurrezione. Una chiesa che non stima i cristiani, è una chiesa che è impreparata a recepire la Risurrezione di Gesù.


Possiamo riconoscere una chiesa aperta al Risorto, se la chiesa è pervasa di sospetto come la chiesa dell'Inquisizione e del Sant'Ufficio? Possiamo avere stima di un ordine religioso, nel quale corre la convinzione che ogni superiore "ha il dovere di sospettare" (come ho udito dire)?

È comunità del Risorto la comunità che trova tutti membri uguali nello stimarsi, perché tutti si onorano, tutti si apprezzano. "Erano un cuor solo e un'anima sola". L'anima sola se ne va, se manca la stima di base. La comunità del Risorto è là dove nessuno è umiliato per la sua inferiorità o per la sua superiorità spirituale e intellettuale.

Poiché spesso accade che i più dotati sono i più bersagliati. Così hanno trattato i profeti: beati se vi perseguiteranno! Questa è una beatitudine amara, che solo la forza proveniente da Gesù morto e risorto può far tollerare.


Tommaso per non essersi fidato dei suoi, perdette ben una settimana di gioia e di salvezza. Credeva di essere furbo, pragmatico, critico raffinato, e finì con l'essere becco e bastonato, lui l'uomo dal nobile dubbio positivista.

È l'esempio non del cercatore avveduto, ma dello stupido pretenzioso.


GCM, 27.04.03