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Annuncio e professione

Potrei anche definirlo degradazione da annunciatori a professionisti. Fortunatamente, nella casa di nostro Padre, non esistono gerarchie e gradi.

Dio (lo diciamo da sempre con le nostre povere parole) è uno in tre persone uguali e distinte. Ci sfugge quell'"eguali", che però indica l'assenza di gerarchia in Dio.

Dio è tre funzioni distinte, paternità figliolanza spirazione (come sono deboli e ridicole le nostre parole, quando narriamo Dio!), ma non è gerarchia, perché è comunione.


Gli uomini hanno inventato le gerarchie, quando hanno voluto opprimere altri uomini. Dio è in sé uguale, e ci ha creati uguali, per essere veramente suoi figli. Il mondo è una creatura tuffata e sorretta nella comunione trinitaria.


Orbene, ammesso che si possa dare una degradazione nella chiesa di Dio, io trovo presente in essa una degradazione da annunciatori a professionisti. Se non è degradazione, è almeno cambiamento di funzioni.

Gesù aveva detto: "Andate e predicate". Aveva invitato ad annunciare. Gli apostoli semplicemente annunciarono. Tutti costatarono che loro erano "uomini illetterati e semplici" (Atti degli Apostoli, c.4, v. 13).


Poi l'organizzazione creò non soltanto compiti diversi, ma gradi diversi. E l'annuncio divenne una "professione", fino a diventare una specializzazione, acquisita attraverso studio e diplomi (seminario di teologia).


La semplicità dell'annuncio si trovò bandita o quasi, dall'accademia del filosofare.

E oggi pochi sono gli annunciatori e numerosi i professionisti.


GCM, 28.12.01