HOME

Home > ITINERARIO e PSICOLOGIA > Articoli 2018 > Poveri o fratelli

Poveri o fratelli

Proprio ieri ho costatato, negli abbigliamenti preziosi e sontuosi, che cosa significhi lo scivolo pericoloso dalla fraternità cara a Gesù (Voi siete tutti fratelli) al potere espresso da pastorali (bastoni rudi del pastore) a verghe argentate, da copricapo a infula (mitra con gioielli). Che tristezza! Tristezza paludata e senza significato e relazione con la fraternità di Gesù!
Vescovi che difendono il trono, o tronetto, e non si curano e non difendono il popolo, le persone (chiamiamole pecore!) dalle calamità, che la stessa struttura del potere ecclesiastico produce e perpetra. Padre E. Balducci diceva che la sua critica alle istituzioni, non era dettata dall'odio, ma da un aumento di amore. E di quanto aumento di amore, oggi abbisogniamo! Supplemento di amore è anche il guardare la realtà in ogni sua dimensione, anche storica, principalmente della storia espressa dai Vangeli e dalla storia (atti, acta) degli apostoli.
Cristo non indossò abiti sontuosi per fare la “prima messa della storia”: prendete e mangiate. Neppure gli apostoli copiavano le vesti ricercate dei leviti o dei sacerdoti del tempio, ma si sedevano semplicemente a tavola, vestiti com'erano, e cenavano nel ricordo di Gesù, che si faceva presente, non in rubriche sofisticate, ma nella fraternità, divenuta corpo di Cristo.
Oggi si parla di una chiesa povera. Gesù non ha istituito una chiesa povera, ma un gruppo di fratelli, i quali per vivere la fraternità, erano capaci di farsi poveri.
14.06.17