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L’ALTRO LATO

Covid 19.E’ una sigla che prospetta sinistramente una condizione dolorosa della Terra.

Malattia, morti, falcidi azioni (volute e programmate dalla cattiveria, come dicono alcuni?), pianti e orfanezze.

Il mondo è prostrato. I così detti grandi non sanno che cosa fare. La gente soffre.

Siamo tutti oppressi da una cappa nera e pesante. Siamo entrati in un cordoglio generale.

Eppure, non è tutto solo tenebra. Senza essere irriverente e cinico, io credo che esista anche un altro lato da considerare. Il lato che anche la fede ci dona di scoprire.

Mi sono commosso, qualche minuto fa, al sentire gli operai addetti alla costruzione di un ospedale, cantare:"O mia bella Madunnina.." Sì, i resti della fede ancestrale si ridestano.

Non vorrei essere irriverente davanti ad un dolore viscerale di tutti, ma mi sostiene il considerare il pesante evento, anche sotto un altro aspetto.

L’acquisto del silenzio e il risveglio tangibile della fede che si inginocchia e prega.

L’umanità intenerita, che diventa aiuto al prossimo, volontariato, dedizione. "Ero malato e mi avete visitato, ero chiuso in carcere e mi avete raggiunto almeno con una telefonata."

E il pianto per le morti? Saliamo un po’ e sforziamoci di vedere che i "morti"sono semplicemente entrati nel cuore di Dio, che ama.

31.03.2020