Amore da DioChi ama viene da Dio. La gamma delle espressioni dell’amore è infinita. Dallo sguardo sereno al sacrificio della vita per gli altri. In ogni anche piccola manifestazione di amore c’è la scintilla di Dio. Quasi mai ce n’accorgiamo, eppure Dio si appalesa nel nostro amore. Talvolta siamo avari di piccoli atti d’amore. Eppure il Padre se li aspettava per vedere attuato il suo amore. In Gesù l’amore è spontaneo. Dove può mettere l’amore, egli gioisce. Non gioisce soltanto perché ai piccoli è rivelato il regno dei cieli, mentre i sapienti non lo vedono. Ma è spontaneo anche quando s’imbatte in un funerale alle porte di Naim, o quando s’accorge della fame dei suoi ascoltatori e li sfama con un miracolo. L’amore di Gesù non poteva non essere spontaneo. Se l’amore viene da Dio, come afferma Giovanni, necessariamente l’amore in Gesù era immenso, perché lui venne e continuamente viene da Dio. Gesù, come il Padre, non poteva e non può non amare. La nostra fiducia abbandonata in Gesù è supportata da questa spontanea convinzione: Gesù non può non amare. La domanda personale nasce ovvia, spontanea. Le nostre azioni, le nostre simpatie, i nostri amori, li sentiamo come emanazione di Dio in noi? Se amo, anche senza grandi invenzioni spiritualistiche, sono convinto di farlo o di averlo fatto, quale espressione ed esplicazione dell’amore di Dio in terra? Sono felice quando posso amare (amare davvero, senza l’egoismo paludato d’amore), perché Dio si è dilatato attraverso me? GCM 08.01.13
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