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Gesù caratterizza

Tra le religioni dei popoli acculturati, spiccano tre religioni monoteistiche: l'ebraica, l'islamica e la cristiana (per quanto questa possa dirsi esclusivamente religione). Però queste religioni si diversificano tra loro in settori perfino essenziali, quali la concezione di Dio, il senso profetico, l'etica. Una differenza si nota anche riguardo al loro inizio.

L'ebraismo, che si fonde con lo stesso popolo ebreo, si inizia con una vittoria che porta il popolo alla libertà: il passaggio del Mar Rosso e la sconfitta degli Egiziani. L'Islam pure si inizia con la vittoria di Maometto sui nemici arabi, e si propaga grazie più alle guerre che alla predicazione missionaria.

Il Cristianesimo invece comincia con una sconfitta: la Croce e la dispersione dei discepoli a causa della Croce. Quei discepoli che Gesù cerca di ricompattare dopo la risurrezione.

Paolo predica Cristo Crocifisso. L'emblema più noto del Cristianesimo è la Croce.
Noi siamo gli eredi di un morto, come ripete la "Lettera agli Ebrei" nel Nuovo Testamento.
Ma il Cristianesimo, che nasce sconfitto e che si rivolge a tutti gli sconfitti (cioè alla maggioranza degli uomini), vive la speranza della Risurrezione.
E anche sotto quest'aspetto il Cristianesimo è differente dalle altre religioni monoteistiche. Il Risorto è con noi. Noi viviamo la nostra fede e la nostra carità soltanto perché lui è risorto.

Il nostro sguardo non è rivolto solamente verso il futuro, ma anche verso il passato. Il nostro tragitto vitale, in ognuno e nei secoli, non si snoda dalla vita al Paradiso, o da Mosè al Messia. Esso si compie dalla Risurrezione all'Apparizione ultima del Risorto (parusìa).

Nella storia siamo figli di una sconfitta, eppure nella fede siamo sicuri della vittoria già acquisita. Proprio perché segnati da una morte, il nostro innegabile destino è la Risurrezione.

CGM, 13.04.01