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Incongruenza

Se soltanto apriamo gli occhi e le orecchie, ci accorgiamo che sono perpetrate molte incoerenze.
     Una delle pubblicità radiofoniche si inizia proclamando con sicumera di non fidarsi delle parole, ma di andare ai fatti. Logicamente non ci si può fidare di quella pubblicità, proprio perché è fatta di parole.      

La stessa pubblicità afferma: i sensi non ingannano. Falso: in ogni manuale di psicologia si notano le illusioni ottiche o uditive, vi si tratta di paranormalità, di parageneusia, di paramnesia ..
     La Gestalt è maestra in studi di illusione ottica.
     La pubblicità si attiene a un antico principio che i latini enunciavano così: "Vulgus vult decipi". La gente ama essere ingannata. E lo vediamo.

In questi giorni mi pare circoli un'altra incoerenza: l'accusa contro alcuni settori della magistratura perché sono politicizzati.
     Mi sembra opportuno osservare:
     1° La magistratura è parte integrante della politica, ossia è una delle funzioni che regolano la "polis".
     2° I politici giudicano la magistratura: i politici devono creare le leggi e azionare la cosa pubblica. Quando "giudicano" non eseguono il loro compito, ma il compito di altri.
     3° I magistrati dovrebbero giudicare i magistrati, attraverso un organo supremo, ma non è opportuno che giudichino se stessi.
     4° I politici non possono giudicare, i magistrati non possono autogiustificarsi, quindi è necessaria un'altra istanza superiore a loro, per giudicare i loro conflitti. Oggi ogni istanza "superiore" è un'istanza o voluta dai politici (capo dello stato) o creata dai magistrati (CSM): istanze umane, perciò non "superiori" né a politici né a magistrati.
     5° Istanze superiori: coscienza o Dio. Ma ormai nessuno più si fida della coscienza o si rivolge a Dio.

E allora? Forse c'è qualche cosa che non quadra.

GCM, 09.05.03