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Carità mediata


    L'obbligo del cristiano è quello di dare una mano a chi lo chiede, ed essere disposto sempre ad offrirla anche a chi non la chiede a parole. Anzi, non raramente chi chiede ruba il pane ad altri e... si compra la Mercedes. L'obbligo di aiutare il prossimo, si accende maggiormente durante la Quaresima.

    L'obbligo è personale sì, ma anche civico e comunitario. Anzi il comunitario può prevalere su quello personale Al tempo dei profeti e di Gesù, l'obbligo era principalmente personale, perché non esistevano strutture sociali di assistenza. Poi la Chiesa, spinta dalla Parola di Gesù e dallo Spirito Santo, organizza delle strutture di assistenza sociale. Molte congregazioni religiose nascono proprio in vista dell'assistenza ai poveri. Siano essi schiavi, o poveri, o malati. Un nome spicca a proposito: Vincenzo de' Paoli.

    Lo spirito cristiano si allarga. Perfino lo “Stato moderno”, anche sotto la spinta illuministica di far concorrenza agli istituti religiosi, si organizza. Oggi ogni comune in Italia ha un assessorato per gli interventi sociali.

    Or bene, siccome l'assessorato per gli interventi sociali si regge sulle nostre tasse, il nostro contributo alle persone bisognose, spesso è mediato da questi assessorati. Purtroppo pochi cristiani si accorgono che la loro “carità” verso le persone bisognose, è attuata dagli assessorati per gli interventi sociali. Il sottrarsi all'obbligo delle “tasse” può addirittura recare una ferita anche a una parte del nostro obbligo della “misericordia”.

    E perché non ricordarci di pregare per gli assessori a tali interventi, affinché si sentano ministri della carità cristiana?

    20.02.14