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Terroristi bestemmiatori

La lettura dei Salmi non c’invita certamente all’amore verso i nemici. La violenza contro il nemico, specialmente se religioso, è celebrata come virtù del religioso completo, per non dire integrale. Sembra che il vero religioso, sia plebeo re o profeta, debba combattere l’infedele all’ultimo sangue.

Non so se sia opportuno imporre la recita di certi salmi, magari suggerendo la furbizia di immaginare come unico ucciso il diavolo. Povero diavolo!
Gesù ha cambiato tutto il sistema, e sovente io mi chiedo se e come certi salmi erano recitati da Gesù.

Come il terrorismo è incluso nei salmi (“al mattino annienterò i peccatori”!), così non manca nelle pieghe di chi non è stato raggiunto da Gesù. Scrivo del terrorismo in genere, e in particolare del terrorismo siglato “Allah è grande!”.

Il terrorista è orgoglioso e bestemmiatore. Orgoglioso, perché si erge a padrone della vita di altri uomini. La vita degli altri non ha un valore per lui, tant’è vero che ne dispone come vuole. Orgoglio massimo, fino a credersi padrone degli altri, che diventano vittime dell’insania terroristica. Possesso della cosa più cara agli altri: la vita.

Però è anche bestemmiatore. Essere padroni crudeli della vita degli altri, è usurpazione dei diritti di Dio. Ed oltre a passarsi come persone superiori a Dio, nei fatti prendono in giro Dio stesso, perché mentre uccidono delle creature, lodano Dio: “Allah è grande”. Prendersi gioco di Dio è una volgare bestemmia.

Dio è colui che dona la vita, è amante della vita. Trasciarlo dentro una azione di morte, è capovolgere il valore di Dio: è bestemmia.

GCM 26.09.11