Legge e Spirito
Sto scorrendo le nuove costituzioni dell’Ordine Conventuale. Con piacere noto che lo stile, con cui sono scritte, è più analogo all’”Introduzione alla vita devota” di S. Francesco di Sales, che non alle Pandette. Ossia lo stile duro e secco è stato trascurato.
Inoltre l’introduzione insiste più sull’intenzione evangelica di Francesco, che non sui canoni del Diritto. Questa è un’indicazione molto preziosa per chi si rivolge alle stesse costituzioni.
È un’indicazione a partire dal Vangelo per capire lo spirito delle indicazioni di vita. Perciò di fronte a qualche perplessità, che eventualmente potrebbe sorgere nell’applicazione delle norme, ricorrere ai comportamenti di Gesù, più che alla casistica giuridica. Mi sembra questo essere un nuovo stile e una indicazione di metodo.
Dal Vangelo alle norme costituzionali, che devono essere manifestazione del Vangelo nella Chiesa di oggi.
Rivolgersi alle norme con spirito “carnale”, non è fruttuoso, perché svicola dal solco evangelico. Le situazioni umane sono molte e spesso inedite. Le leggi non sempre sono in grado di considerarle tutte. Però Gesù arriva a ogni situazione, perché egli è il Salvatore di tutti e di ognuno.
Le norme possono essere, e sono, provvidenziali, lo Spirito di Dio raggiunge anche il cuore, non tacitando le norme, ma superandole e completandole nello Spirito stesso.
02.07.19
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