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Antimetodo 

Hanno deciso lo scioglimento della comunità di S. Lorenzo, senza prima consultare i frati. Il metodo non è stato umano. Tutto è sortito da un ragionamento ragionieristico. Proprio come il governo Monti: tagliare e non promuovere. Calcolo e non fantasia creativa. Pensiero dell’uomo (della carne, diceva S. Paolo), ma non mozione dello Spirito, che è carità e dolcezza.

Si può ancora rivolgerci allo Spirito che intervenga, mettendo nelle sue mani la nostra preghiera, la nostra sofferenza, il nostro bisogno di reagire. L’importante che il reagire sia sempre in armonia con il Vangelo, unica luce che illumina gli uomini.

Alla decisione di chiudere S. Lorenzo, si possono affiancare anche altre alternative. E sono molte.

Il Padre vede le vaste sofferenze che questa decisione, alquanto anaffettiva, ha perpetrato. Lo sbalordimento provoca preghiera, la preghiera provoca azione, azione dal basso sempre, perché solo “vox populi, vox Dei”. Papa Francesco ha fatto e ha insegnato che sono i piccoli, gli umili, i sofferenti, i quali indicano alla chiesa la strada.

Comunque la fiducia e l’abbandono al Padre, devono guidare la via da percorrere. Il Padre conosce ciò di cui abbiamo bisogno, prima ancora che glielo esprimiamo.

È bene attendere nel silenzio la salvezza di Dio: ci suggerisce il profeta. Un silenzio che non può né deve ridursi a passività.

20.09.16