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Novità nella continuità   2 

 
      Se le vera riforma “fisiologica” in un processo ontogenetico, richiede la novità nella continuità, come ricomporre l’unità fontale?

Il problema non è solo dell’Ordine francescano, ma è della Chiesa (ecumenismo!), anche nell’Islam (Sunniti e Sciiti), e nelle società (un regionalismo che non sia scissione).

La soluzione francescana ipotizzata da alcuni, forse precipitosamente, è la riunificazione sotto un’unica “bandiera”! Si tratta della stessa inavvertenza della Curia romana nel ‘500. E così l’urto si risolse in divisione.

Si tratta invece, più semplicemente, di apprezzare le tradizioni, ormai secolari, e le sensibilità che nel tempo si sono create, per vederne le congiunzioni e il giovamento per tutti. La vera riunificazione di inizia dalla stima reciproca. Guai giungere a una riunificazione imposta dall’alto, come avvenne dentro la riforma dei “Minori”, imposta dal Papa, con esiti non di serenità.

Tra i Minori Conventuali si è notata una riforma all’interno, con l’accettazione della novità (sebbene il P. Generale di allora si fosse mostrato decisamente contrario). Intendo ricordare la riforma di P. Kolbe, che oggi è sfoggiata come fiore all’occhiello dagli stessi piani superiori.

Ma ci sono anche piccole riforme personali o di gruppo, che, se stimate e accolte, fanno esaltare la vivacità di un Ordine in cammino. Nella Provincia di S. Antonio troviamo, per esempio, il ricupero della vita eremitica, lo sviluppo dell’editoria, l’assistenza ai carcerati, e le… piccole novità in ogni convento.

07.04.15