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Novità nella continuità   1 


     Riforme oppure ostilità. È il dramma di tutti i gruppi sociali, politici, religiosi. Le riforme, perché si riducono a lotte?

Penso alle riforme nella chiesa. Fozio, Lutero e molti altri riformatori, perché hanno provocato scissioni e lotte, mentre Domenico, Francesco, Benedetto, Ignazio di Loyola hanno provocato nuove spinte all’interno dell’unica chiesa?

Le riforme sono non solo necessarie, ma anche continue. Ecclesia semper reformanda est: la chiesa abbisogna sempre di essere riformata. La chiesa infatti vive nel tempo, e, come ogni organismo vivente, abbisogna di cambiamenti. Cambiamenti, non scissioni. Novità nella continuità (legge di genetica), non novità nella rottura. La vera riforma, che sfocia in rottura, è morte, non vita che si arricchisce trasformandosi.

Ogni riforma nasce da una necessità. Conoscere e apprezzare tale novità, aiuta a comprendere e, spesso, ad apprezzare le esigenze di riforma.

Lutero era partito da almeno due esigenze reali: le proprie ansie nel seguire una ascetica e una morale oppressiva; una riforma della principesca e corrotta curia romana. Curia che, nella storia, ebbe diverse riforme, fino alla presente incisiva riforma di Papa Francesco (dopo circa cinque secoli da Lutero).

Francesco era partito con il bisogno personale di vivere il Vangelo, e con la prospettiva di farlo vivere all’interno di tutta la cristianità. Rimase nella chiesa, non si staccò. Però all’interno dell’Ordine da lui fondato, si ebbero varie riforme, che purtroppo sfociarono in una poco cristiana ostilità.

07.04.15