Unità in Gesù
Sembrerebbe strano, eppure è proprio il concentrarci nell’Eucarestia che ci rende universali!
L’Eucarestia è lo stesso Cristo Risorto, che è presente in qualsiasi situazione egli si presenti, quando pane e vino si assumono “in mia memoria”. Il fatto di affermare che l’Eucarestia avvenga “in memoria” , ci indica che Gesù guarda al futuro, ossia al permanere nel tempo. Ogni raduno in sua memoria rende presente il suo corpo.
Le singole persone, le singole chiese, i singoli ordini religiosi, le singole comunità, non sono tra loro sovrapponibili. Ciascuna realtà vanta una faccia. Eppure tutte vivono lo stesso Cristo, quando fanno “memoria” di lui. Le singole realtà non si amalgamo tra loro. Non possono amalgamarsi, proprio perché sono la stessa realtà in Cristo.
L’Eucarestia ci fa Chiesa universale, mentre spazio e tempo ci identificano quali chiese particolari.
Da qui nasce la bellezza della liturgia, come espressione del particolare che realizza l’universale.
Molti confondono la bellezza intrinseca dell’Eucarestia, con la bellezza del rito. Cristo è la bellezza indicibile dell’Eucarestia.
Purtroppo una tendenza estetizzante fa consistere la bellezza liturgica nella preziosità delle vesti e degli addobbi, e nell’estendersi della musica… orchestale, se è possibile. Sono tentativi (con una nota di femminilità?) simili a quelle donne che attribuiscono più al trucco che alla faccia il compito di esprimere bellezza. Spesso è più bella la liturgia di una chiesa di campagna, che non vanta le pretese di una cattedrale cittadina. GCM
03.07.14
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