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Salva le salvezze  

Gesù salva ogni altra salvezza, se rispetta la persona.

Leggendo Ezechiele questa certezza è spiegata con una visione: quella del fiume. Nell’inconscio collettivo di allora la salvezza veniva dall’Oriente, ossia da dove cominciava la luce che vince la tenebra. Invece nella visione di Ezechiele, viene   dalla parte orientale del tempio e scorre verso oriente fino a bonificare e salvare le acque del mare.

La salvezza purifica l’Oriente da dove ritornerà una salvezza completa. Insomma, Gesù è in grado di salvare i salvatori, di qualunque genere e di qualunque qualità essi possano essere. Lui è l’acqua pura che purifica, tanto che dal seno del credente zampilla un’acqua che sale nella vita eterna.


Gesù non si oppone a nessuna salvezza, quando essa è a beneficio dell’uomo. Egli è medico specialista in miracoli, salvando così la medicina. Egli è maestro, che salva la sapienza degli antichi e talvolta, come si legge nei Vangeli, se ne serve nei suoi discorsi, come è evidente nel “Discorso della montagna” di Matteo. Egli salva perfino la vita, e quando non gli riesce – come sulla croce – salva il cuor del ladro, inchiodato con lui nel patibolo.
Salva le nostre

overe idee inserendole nel suo pensiero. Non c’è salvezza umana che lui non rafforzi con il suo apporto di eternità.

Gesù salva, non distrugge. Sono venuto non per condannare, ma per salvare. In lui i nostri studi, le nostre professioni, i nostri mestieri sono salvati, se noi non li sottraiamo alla sua luce e al suo amore.

17.03.15