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Gesù risorto la gioia

A Pasqua, come mi trovo? Sono come la Maddalena e le donne, che s’accorgono che Gesù non c’è e non sanno dove cercarlo? Sono come Pietro e Giovanni, ben appartati e nascosti, per paura di essere riconosciuti come discepoli di Gesù, e che si mettono a correre, solo perché una donna li stimola, e finiscono di trovarsi in una tomba vuota (neppure uno straccio di cadavere!) e cominciano a pensare e a credere (a Gesù o alla donna?).

Oppure sono come me, fiducioso in Gesù, perché risorto! Amo davvero Gesù? Come mi sento costatando che lui, proprio lui è ancora vivo? Nella mia vita ho incontrato persone che mi amavano (e mi amano) e sono morte. Se una di queste persone care, dopo morte, mi si presentasse ancora viva, quanta sarebbe la mia gioia?

Gesù mi è caro davvero? Lo amo davvero? Ora è ritornato vivo, sta con me ogni giorno, mi investe del suo amore: dove sta la mia gioia per il suo ricordo e per la sua permanenza con me? È gioia di cuore il mio vivere la Pasqua con Gesù? Sono capace di gioire davvero con Gesù, non fermandomi agli addobbi in chiesa o ai cioccolatini a mensa, se non quel poco per non offendere la compagnia?

Gioire per Gesù presente! È una grazia enorme dello Spirito santo, che mi fa gioire con tutti i secoli della sua chiesa, a cominciare dalle donne, prime annunciatrici del Risorto, e degli Apostoli, convinti propagatori e contagiatori della sicurezza e della gioia per Gesù Risorto. Il nostro, il mio Gesù Risorto!

05-06.04.15