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Gesù, novità assoluta 

Gesù indica alla povera gente di non fidarsi più della scuola sinagogale degli scribi e dei capi, ma di passare alla sua scuola. È semplice opposizione per aumentare la clientela, oppure si apre un'altra dimensione?

Certamente è un netto passaggio dalle ritualità al cuore. Vi fu detto, ma io vi dico. Fu detto odia il nemico: io vi dico di amare il nemico. Non chi dice “Signore, Signore”, ma chi compie la volontà di Dio: dal rito alla vita. La scuola di Gesù non è concorrente alla scuola farisaica, ma diversa radicalmente.

Così anche il Cristianesimo non è una religione concorrente e non lo può essere, ma è un nuovo modo di relazionarsi a Dio, grazie alla fede nello stesso Gesù. Non è il Regno di Israele realizzato, ma il Regno di Dio finalmente arrivato. L'Antico Testamento, per essere accolto, deve prima essere purificato nella novità dello Spirito.

Gesù non ha portato nel mondo un altro modo di rivolgersi a Dio, ma un nuovo modo inedito di vivere Dio. Non nel tempio o in altro santuario, ma adorare il Padre in spirito e verità. Evitare il tradimento del nuovo, riciclando il vecchio, ma vino nuovo in otri nuovi.

È critica al vecchio? In parte, sicuramente sì. Però è soprattutto proclamazione del nuovo, per indicare la necessità di vivere nella novità dello Spirito. Perciò non nella tradizione della carne (vi fu detto), ma nella freschezza del nuovo vento (Spirito: ma io vi dico). Questo “ma” non è polemico; piuttosto nuovo, più che innovativo. Anche innovativo come l'innesto sul vecchio albero, dal quale sono prodotti frutti diversi dal passato.
Le autorità (!) che pretendono di esercitare potere, secondo il vecchio criterio, mostrano un cristianesimo molto sbiadito.

15.12.16