Dissetati di veritàL’oasi di verità è il Vangelo. Dal nostro ricorrere al Vangelo, si misura la nostra sete di verità. Il profetismo insisteva sul valore unico del Dio vero, ossia del Dio-verità, il nostro Dio. Nostro non perché non sia il Dio di tutti oggettivamente, ma perché il
Dio che soggettivamente noi riconosciamo e accogliamo come unica totale verità. Il nostro Dio perché noi siamo suoi. Liberamente suoi, perché noi attiviamo la nostra libertà per accoglierlo nella fede e concederglisi nell’amore, mentre la speranza semplicemente attende l’ora sicura dell’incontro definitivo, fuori del fluire del tempo e delle incerte vicende degli uomini. Gesù nostra oasi, dove appagare la nostra sete di verità, sufficientemente noi edotti dalla vita di quanta menzogna e di quanta ambiguità siamo circondati e penetrati. Questo libro del Nuovo Testamento, che conservo nella mia scrivania è la mia oasi. Quest’oasi non mi attende da lontano, quasi un miraggio, ma è qui, e ci posso entrare ogni istante. L’acqua di Dio, che rinfresca il mio pensiero spesso nebuloso e il mio cuore altrettanto vacillante. Dalla lettura si esce sorridenti, perfino quando leggiamo righe minacciose. Sono le minacce “bonarie” del Padre. È il sorriso di percepirci sempre accompagnati, sempre rinfrescati nel nostro cammino. Oasi che sempre ristora, anche quando compiamo la fatica di estrarre l’acqua dalle profondità del pozzo, proprio di là dove l’acqua è più fresca e refrigerante. A poco a poco, rinnovando il nostro incontro con la parola di Dio, scopriamo, meravigliati, di scoprire la verità di noi stessi. 23.02.14
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