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Traboccanti di Gesù

Andrea incontra Gesù. Così narra Giovanni nel suo Vangelo. Egli è uno dei due soli discepoli di cui l’evangelista cita il nome.

Andrea frequenta la scuola di Giovanni Battista, l’asceta che raccoglie attorno a sé persone che vogliono seguire una corrente ascetica, impegnata all’interno dell’ebraismo. Perciò cerca di seguire una particolare via che è indicata da Dio.

Per caso si trova con il maestro Giovanni, quando anche Gesù si trova da Giovanni, dal quale si fa battezzare. Quando il maestro indica Gesù quale “Agnello di Dio”, Andrea si incuriosisce e tallona Gesù, per informarsi più accuratamente su questo Agnello di Dio. Resta con lui un pomeriggio e il colloquio avuto con Gesù, lo convince che Gesù è il Messia.

Felice per questa scoperta, la comunica al fratello Pietro, che conduce poi a incontrare Gesù.

Vediamo, in questo agire di Andrea, tre momenti: ricerca spirituale, incontro con Gesù, trascinamento di Pietro.

La ricerca spirituale, il bisogno di Dio, il desiderio di superare le vanità per vivere con lui, è la premessa. Ogni ricerca religiosa condotta con impegno è terreno favorevole. Paolo era dedito a una religione. Sono dediti gli induisti e i musulmani.

Poi si incontra Gesù, che illumina, attrae, salva, diventa la via. E’ il momento della rivelazione. La persona di Gesù incontrata diventa luce, sole, benessere del cuore. Egli ci riempie tanto da farci traboccare.

Così si apre la terza fase. Si corre da Pietro e lo si fa accostare a Gesù. Anche Pietro attendeva il Messia. L’attesa di Dio rende sensibili tanto, da scattare ogni volta che Dio ci passa accanto.

Pieni di Gesù, si trabocca di lui, e con noi, di Gesù, facciamo godere gli altri.

GCM 3011.11