Il Padre misericordioso
Durante l’anno della misericordia, nel quale ci ha voluto tuffati papa Francesco, la SPERI desidera, modestamente donare il suo contributo sia nella lectio divina, sia nella Sacra Rappresentazione di ottobre. Spontaneamente ci è venuto in mente, per la Sacra Rappresentazione, la parabola del “Figliol prodigo”.
Quest’anno è la terza volta che la SPERI presenta la parabola. Ogni volta ne cambiamo il titolo per vedere meglio una delle facce del racconto evangelico di Luca. Prima lo indicavamo come “Figliol prodigo” guardando secondo la tradizione un figlio che sperpera, ossia mostrando, noi avari, la parte meno nobile della parabola: il denaro. Poi la titolammo “La festa del Padre” soffermandoci sul momento più nobile del racconto. Quest’anno vediamo il “Padre misericordioso”, ciò che lega davvero e costantemente il figlio al padre, anche quando il figlio non se ne accorge.
Della misericordia del padre, emergono molti elementi. All’inizio il figlio che parte e s’infila in un’esperienza pericolosa: il padre soffre, e (misericordia netta) rispetta la libertà del figlio. La misericordia dell’attesa: il padre vorrebbe richiamare in casa il figlio, ma rispetta i “tempi” del figlio (2° quadro). Il Padre che accoglie con festa: è molto più di un perdono, perché la misericordia supera la giustizia, anche quella del controbilanciare il delitto con la grazia. Alla fine il padre, che cerca di inoculare la sua carica di misericordia anche nel figlio maggiore, quello che si riteneva giusto, eppure per la propria giustizia voleva un riconoscimento (almeno un capretto per le feste) mentre ora il padre gli sta donando una festa partecipata: molto di più.
Una parabola attraversata dalla misericordia durante tutto il suo svolgersi.
31.12.15
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