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Paura o amore?


       Nostro Padre è “onnipotente” e “amore”. Sia l’onnipotenza di Dio che il suo amore percorrono tutta la Bibbia, nell’Antico e nel Nuovo Testamento: pagine che ci assicurano dell’esistenza e della qualità di Dio. I profeti tutti, Gesù in prima fila, si aggirano dentro la parola di Dio. Tuttavia si può notare nell’Antico Testamento una prevalenza della potenza sull’amore, e nel Nuovo Testamento una prevalenza dell’amore sulla potenza. La potenza di Dio, per Gesù e per noi, è mostrata a servizio dell’amore. Quasi a dire: Dio è potente perché ama.

L’osserviamo anche tra di noi: quando davvero amiamo una persona, per lei siamo capaci di compiere azioni, che ci sembravano impossibili. Per Dio non si danno cose impossibili: tutto è possibile a Dio: così ci assicura Gesù. Perciò l’amore di Dio rende tutto possibile a Lui, e anche possibile a noi per grazia sua. In noi è possibile, con Dio, trasformare l’odio in amore.

Siamo cristiani, figli dell’amore di Dio, oppure siamo ancora proni nel timore e nella paura davanti alla potenza giudicatrice?

Forse ci hanno abituati fin da piccoli più al senso del giudizio che non alla dolcezza dell’amore: “Se fai questo, la mamma non ti vuol più bene” (tradotto: castigo dell’abbandono, il peggior castigo per un essere indifeso). “Vuoi fare un piacere alla mamma, perché tu sei il mio tesoruccio? Non ripetere questa azione, perché poi tu stai male”.

Educati dalla paura, non gustiamo il senso dell’amore. Allora, quale paura o indifferenza verso l’amore di Dio? Siamo insensibili all’amore gioioso di Dio, perché fin da piccoli temiamo chi dice di volerci bene e ci minaccia.

  11.11.15