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Dio dinamico 


       Gli Islamici si scandalizzano per la nostra Trinità. Già noi non sappiamo comprendere che cosa significhi, quando lo si applica a Dio, il nostro balbettamento di sapore greco, se affermiamo che in Dio c'è una essenza in tre persone. Per noi è chiaro che esiste un solo Dio: Verbo e Spirito Santo sono realtà, che il nostro intelletto non riesce a raggiungere. Eppure sono reali, e con Gesù e con lo Spirito ci relazioniamo quotidianamente.

Crediamo che in Dio c'è intima dinamica. Per chi ammette un solo Dio, secondo la numerazione aritmetica, esiste una sola dinamica, quella che si realizza tra il Creatore e le creature. Per il credente è chiaro che Dio già in sé, indipendentemente dal rapporto con la creazione, attua una immensa dinamica (che noi diciamo trinità), dalla quale scaturisce anche la dinamica esterna di Dio, nel rapporto con la creazione.

Non perché crea, Dio realizza la sua dinamica, ma poiché è dinamico produce la creazione. La forza interna di Dio è il suo Spirito. Quando comunica e trasmette la propria energia all'uomo, lo fa “spirando”, soffiando in esso lo Spirito Santo. L'uomo per vivere è necessario che lasci penetrare la “carne” (umanità) dallo Spirito (ruah).

Nei salmi leggiamo: “Sottrai il tuo Spirito e muoiano”. Non sottrai “lo spirito dell'uomo” (che noi diciamo anima), ma il “tuo” Spirito. La vita dell'uomo è sempre sorretta da quell'energia divina, che Dio ha “versato” nella creazione.

Tutta la creazione è pervasa dall'energia di Dio, perciò il salmo invita: “Creature tutte, benedite il Signore...”. E Francesco, l'intuitore dello Spirito di Dio, può esclamare: “Laudato si', mi Signore, per (= attraverso) le tue creature.

25.07.15