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Chi accoglie un bambino

Chi accoglie un bambino, accoglie me – dice Gesù – e chi accoglie me, accoglie il Padre. Dalla semplice accoglienza di un bambino, si apre il contatto con l’immenso Dio.

L’accogliere un bambino è portare Dio in mezzo a noi. Il bambino diventa garanzia della presenza del Padre, che ci abbraccia. Perciò dobbiamo ringraziare chiunque accoglie un bambino, perché chi accoglie ci dona la sicurezza di Dio, dell’Amore di Dio.

E chi è che accoglie completamente un bambino?

Benedetto il seno della madre, che accoglie in sé il bambino. È giusto ringraziare tutte le mamme: esse sono garanti della presenza di Dio nel mondo. L’aborto non è soltanto crimine, ma è uno sprecare un’occasione in più, per la quale si tiene Dio più accosto agli uomini.

Le madri sostengono la chiesa. Non solo perché la arricchiscono di nuove membra, ma perché svolgono la missione di mediatrici tra Dio e il mondo.

Accogliere un bambino, possono le madri, prima che il padre lo possa accogliere alla nascita. È un’accoglienza di nove mesi, durante i quali, Dio accoglie e si sente accolto nel figlio. Quel figlio, che Dio ha progettato fin dall’inizio, e che ha donato alla madre, per mettere un pegno della sua stessa presenza in quel mondo, nel quale Dio si sentirà accolto in quel “avvenga in me, secondo la tua parola”.

La grazia della maternità è grazia per la chiesa e della chiesa. Chiesa-madre, perciò chiesa mediatrice di Dio, accoglitrice di Dio, mentre accoglie l’uomo, il bimbo.

Ogni cristiano deve vivere la maternità della chiesa, per essere accolto e per accogliere Dio. Se la chiesa è madre accogliente, ogni cristiano è chiesa, e ogni cristiano deve apprendere a vivere bene la… propria maternità.

 20.09.15