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Solo Dio conosce la nostra fede

Solamente Dio conosce la fede dell’uomo. Ricordo la mia reazione verso un confratello anziano e stimato, durante un nostro “raduno di fraternità”.
Osservando alcune inadempienze di qualche frate, egli sentenziò, o soltanto ipotizzò: “Qui si tratta di mancanza di fede!”. Reagii: “Solo Dio conosce la fede”. Oggi ne sono ancora convinto, o anche più convinto.

Spesso mi sono chiesto, a volte contrariato, che significato avesse il funerale religioso di una persona incredula o non praticante. E mi sono dovuto acquietare, dicendomi che solo Dio conosce “la fede degli atei”. “Chi sono io per giudicare?” disse papa Francesco. A me resta  solo il compito di pregare e di ringraziare sempre Dio… anche per la fede degli atei. Prego affinché essi vivano la gioia indecifrabile del riconoscere la propria fede.

Questa posizione sarà forse effetto della vecchiaia, o di un colpo di sole, però credo che sia più vicina alla mentalità di Dio.

E’ vero che il mio desiderio assomiglia a quello di Paolo, come si legge negli Atti degli Apostoli. Egli, a un magistrato romano che ascoltava il suo caso giuridico, diceva che desiderava che il magistrato fosse come lui per la fede, ma non per le manette che lo stavano costringendo.

Una mia cliente si crede e si dichiara atea.

Contemporaneamente, non sa uscire dall’angoscia esistenziale che la soffoca fino a farle desiderare il suicidio. Quando io nel parlare tocco, anche inavvertitamente, il tema Dio, fa un sorriso di compassione. Mi sono chiesto spesso se quel sorriso è su di me o su lei stessa. Il sorriso dice che lo stimolo religioso o di fede la fa reagire, altrimenti resterebbe indifferente. Io prego il Padre che la aiuti a permettere che la sua fede si espliciti.

GCM 02.08.14