HOME

Home > Dio MISTERO > Articoli 2015 > Misericordia agli avi

Misericordia agli avi

Mi  tornava oscuro, nel cantico di Zaccaria alla nascita di Giovanni Battista, quel “usò misericordia ai nostri padri”. Un presente che s’infiltra nel passato e lo nobilita, salvandolo.

Un passato, che perde le connotazioni del tempo, e si confonde con il presente. La salvezza di Dio non può essere condizionata dal tempo. Dio è, semplicemente è; perciò, con le nostre povere parole, diciamo che Dio è presente. Solo presente, appunto perché eterno. La sua salvezza, quindi non patisce il confinamento nel tempo.

Anche Gesù, quando salva, in quanto Dio, non è confinato nel tempo. La sua salvezza abbraccia noi creature, dal primo uomo (Adamo?) all’ultimo vivente sulla terra. La salvezza di Gesù è universale. Egli non salva solamente il “suo” popolo, ma trascina il suo popolo, affinché gli serva per una salvezza universale.

Quando nel mio pregare, io imploro il Padre amante, affinché mi salvi, io già prego per la salvezza di tutti, passati presenti e futuri. Io, nella Chiesa di Gesù, con Gesù sono anche il salvatore di “Adamo” o di chi per lui. La salvezza del mondo sta nelle mie mani, perché io sono di Gesù.

Tutto ciò, mentre contrasta con il mio sodo egoismo, lo eleva e lo rende salvatore. Non posso provvedere solo a me, perché lo Spirito rende la mia preghiera salvatrice universale. Tutto ciò che, in Gesù, entra in Dio, si riveste di universalità.

Solo nello Spirito noi siamo lanciati nell’universalità, e la nostra “misera” vita perde la sua grettezza.

GCM 04.01.14