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Il mio Dio, qui


    Nella testa di ogni credente in Gesù e nel suo parlare risalta chiaro che Dio ha il primato su tutti. Egli è al di sopra di ogni altro valore. Siamo tutti convinti che Dio è al top.

    Purtroppo spesso lo poniamo così in alto, che poi possiamo passarci sotto e dimenticarlo. La nostra debolezza e la nostra stupidità non riescono a compitare di più.

    Sappiamo anche che il Padre per starci accanto da sempre ha divisato, con un consiglio a tre, di rendere umano il Verbo. Lo sappiamo, ne siamo convinti. E poi ci scordiamo le conseguenze di questa presenza, allora e oggi, venti secoli fa e stamani al nostro risveglio.

    Però dove si trova il Figlio, ivi vi sono lo Spirito Santo e il Padre. Nel Figlio umanato sono sempre presenti il Padre e lo Spirito. Dio è con noi, nella nostra carne. Nell’Eucarestia l’indiscussa presenza di Gesù ci garantisce anche sull’indiscussa presenza del Padre e dello Spirito.

    Il mistero ci prende e ci travolge. Quando alzo l’Eucarestia, io alzo nelle mie mani lo stesso Creatore del mondo, il mio Dio, quello che mi sta amando. È indubbio che io non capisca nulla sul “come è possibile?”, mentre godo serenamente (e non raramente) di commozione per il Creatore nelle mie mani, e con il pasto eucaristico, nella mia persona!

    Questa commozione è destinata a ogni persona! Eppure molti che si dicono cristiani (e non solamente credenti nel Cristo) sfuggono pervicacemente al tripudio dell’Eucarestia!

    02.09.14