Amore, solo Amore
Ecco una delle cose, che mi sbalordiscono, quando immagino Dio. Immagino soltanto, perché l’intimo di Dio, lo conosce solo Gesù che trasmette a noi quanto è possibile apprendere nella nostra debolezza.
Dio ha da sempre (un sempre eterno che noi non sappiamo misurare) stabilita l’incarnazione del Verbo. Così Dio ama da donare il Figlio. E tale divisamento, quindi, è amore divino.
Però Dio, è eternamente presente, e, nella sua eterna visione, vede anche tutta la storia degli uomini. Perciò Dio prevedeva la fine crudele di Gesù. Amore infinito in Dio nel donare, crudeltà inconcepibile nell’uomo nel crocifiggere. Dio prevedeva chiaramente la crocifissione.
Noi ci saremmo trovati in un dilemma tragico. Donare o preservare il Figlio da quella estrema carognata degli uomini? Dio optò chiaramente per l’Amore che si dona.
Il progetto di Dio noi lo attribuiamo al Padre. Però sappiamo che tutto quanto Dio decide, è una decisione trinitaria. Anche il Verbo decise quell’amore eterno con il rischio chiaro della croce. Quindi anche il Verbo, che era presso Dio, accettò la croce fin dall’eternità.
E qui si arresta ogni mio sproloquio sull’amore. Dio dona se stesso, non si annulla. Eppure quando si realizza la croce, il dono che si annienta produce una vita che rimane sempre. Il passaggio del dono attraverso l’annientamento è la vera dedizione dell’amore. Dedizione che Dio ha voluto per sé, per vivere l’amore completo nel Figlio che si annienta sulla croce, e ogni giorno si annienta in noi nell’Eucarestia.
Credo nell’amore di Dio!
15.03.15
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